Mikel Landa ha provato a ribaltare il Tour de France 2017 ieri. Lo spagnolo ha attaccato sulla salita finale per cercare di guadagnare terreno su Romain Bardet, Rigoberto Uran e Fabio Aru, ma alla fine i primi due sono arrivati insieme a lui mentre Aru ha perso terreno. Il portacolori della Sky subito dopo la tappa è ritornato sul suo attacco: “Si è trattatto di un attacco concordato con la squadra. Dovevo lanciare Froome per vincere con lui o con me. Cercavamo di ottenere tutto: tappa, podio e aumentare il vantaggio in classifica generale. Volevamo costringere gli altri ad un lavoro che ci poteva permettere di centrare gli obiettivi”.
“Anche se non abbiamo vinto la tappa il Tour è praticamente vinto – aggiunge lo scalatore basco – Ovviamente non è nulla deciso fino a quando non tagli il traguardo di Parigi, credo che abbiamo chiuso la corsa. La cronometro favorisce Froome, che sta molto bene. Personalmente sarà quasi impossibile raggiungere il podio. Perdo più di un minuto da due corridori molto forti, ma non mi arrendo. Sono curioso di testarmi nella cronometro di Marsiglia”.
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